Se le pareti dei macelli fossero di vetro, tutti sarebbero vegetariani...

martedì 23 giugno 2020

Perchè i Vegani non mangiano le uova?

 Perchè i Vegani non mangiano le uova? QUI


 ESTRATTO DI DOMINION - video massacro pulcini per produzione di uova. QUI


  STOP PULCINI VIVI NEL TRITACARNE: firma la petizione! QUI



AFFISSIONI A ROMA: 


 Perchè i vegani non mangiano le uova? E come sostituirle?



Gli aspetti etici

TRE VIDEO ORRIBILI E AGGHIACCIANTI SUGLI ORRORI DELLA PRODUZIONE DI UOVA  PER IL VIDEO: QUI
galline ovaiole allevamenti italiani
Secondo CIWF Italia, solo nel nostro paese vengono allevati 500 milioni di polli ogni anno. Per la produzione di uova l’industria è interessata solo agli esemplari femmine, ma che fine fanno i pulcini maschi? Sempre secondo CIWF Italia, ogni anno circa 360 milioni di pulcini maschi nati nella filiera delle uova vengono uccisi con il gas oppure gettati vivi in macchine trita tutto dopo un solo giorno di vita.  Il motivo di questa pratica ha le sue origini negli anni ’50, quando si decise di allevare razze differenti per la produzione delle uova e dei polli da carne. Nel primo caso si utilizzavano animali in grado di deporre un grande numero di uova, nel secondo esemplari capaci di crescere di peso il più velocemente possibile. Ma i pulcini maschi nati dalle galline ovaiole, non producendo uova e non acquisendo peso rapidamente, venivano e vengono ancora oggi considerati uno scarto. Al di là di ciò che avviene ai pulcini maschi negli allevamenti, anche le condizioni di vita delle galline ovaiole sono aberranti: una recente indagine di Animal Equality ha messo in luce la situazione degli allevamenti italiani, in cui le galline vivono ammassate in spazi così ridotti da non consentire loro nemmeno l’apertura delle ali; sono chiuse in gabbie metalliche sporchissime, completamente ricoperte da piume ed escrementi; attorno a loro ratti in decomposizione, a contatto con le uova deposte; come se ciò non bastasse, galline putrefatte nelle stesse gabbie in cui le compagne vive continuano a deporre le uova, queste ultime spesso infestate da larve e insetti.







Gli aspetti salutistici

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Per quanto riguarda le uova, ecco cosa riporta il sito della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV): “Da anni si decantano i pregi dell’uovo […] ma, da un’attenta analisi della letteratura medico-scientifica più recente, sembra che questo alimento possegga più difetti che pregi”. Innanzi tutto viene analizzata la questione delle proteine: per quanto le uova siano considerate un’ottima fonte proteica, apportano ovviamente proteine di origine animale ed “è ormai ampiamente dimostrato che sia necessario, per una salute ottimale, ridurre al minimo o eliminare del tutto le proteine animali – come riporta la SSNV – particolarmente ricche in aminoacidi contenenti zolfo”. Lo stesso discorso vale per i grassi (che rappresentano il 70% della composizione di un uovo) e che sono, per lo più, saturi: “Il World Cancer Research Fund e l’American Institute of Cancer Research – spiega la SSNV – nelle loro Linee Guida puntano l’attenzione principalmente sul consumo di prodotti animali e dei grassi in essi contenuti, osservando che il consumo di verdura e frutta è associato significativamente con la prevenzione dei 12 maggiori tipi di cancro“.
Altro problema riguarda le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versano gli animali negli allevamenti: “A causa della conformazione stessa dell’uovo (porosità dell’involucro esterno), delle non sempre buone condizioni igieniche degli allevamenti intensivi e della dubbia qualità di molte catene produttive – continuano gli esperti – esiste sempre il rischio di contaminazione da Salmonella. Infatti, seppure nell’ultimo decennio siano stati imposti dei nuovi standard igienici, i casi di infezione ad opera di questo batterio continuano a colpire l’uomo. Essendo i sintomi d’infezione più comuni diarreafebbre e crampi addominali, spesso il soggetto colpito non si rivolge al medico e di conseguenza non sempre vengono eseguiti i test di isolamento e identificazione dell’agente patogeno, rendendo difficile stimare il reale numero di casi di infezione da Salmonella”.


PER FIRMARE LA PETIZIONE STOP PULCINI NEL TRITACARNE:
https://www.change.org/p/stop-pulcini-nel-tritacarne-fermiamo-il-tritacarne-con-una-firma/u/25606557

Petra doveva essere TRITATA VIVA, come tutte le galline quando la loro produzione di uova cala (dopo 2 soli anni di vita), ma è riuscita a salvarsi... Petra è stata fortunata: aiutaci e CONDIVIDI la sua storia!

NO ALLE UOVA: ECCO COME SOSTITUIRLE.

Le uova in cucina: non sono fondamentali

In cucina è semplicissimo sostituire le uova all’interno delle preparazioni: dai dolci ai salati, la funzione delle uova (se non vengono consumate come alimento a sé stante) è quella legante o lievitante. In entrambi i casi è facile trovare sostituzioni e ingredienti che possono aiutarci. Qui di seguito un’infografica tratta dal nostro libro “Dolci Vegolosi” edito da Gribaudo.
Come sostituire le uova
Ricordatevi che nemmeno le meringhe o l’effetto degli albumi montati a neve sarà più un problema grazie ad un ingrediente incredibile, l’aquafaba, acqua di cottura o governo dei ceci montata, che può essere utilizzata in molti modi all’intero di varie ricette. Qui vi spieghiamo come realizzarle con un video tutorial.

PER CAPIRE DI PIU' L'ETOLOGIA DELLE GALLINE. Angolo di approfondimento.


Non portate via le uova alle galline. Ecco il male che così fate loro. La VERITÀ sulle galline e le uova.

Perchè i vegani non mangiano le uova? E come sostituirle?

Abbiamo già più volte ribadito che una dieta vegana esclude per definizione ogni alimento di origine animale. Tuttavia, una delle più frequenti obiezioni alla scelta vegana è che per produrre le uova “gli animali non vengono uccisi”.  Un gruppo crescente di vegani quindi ritiene che mangiare uova cruelty-free sia accettabile perché favorisce l’allevamento etico delle galline. Sono sempre più numerosi i “veggans” (parola composta da “vegan” e “egg”, uovo in inglese): persone che si definiscono vegane, ma consumano uova cruelty-free.
Quando si è vegetariani o si pensa di diventare vegani , le domande sulle condizioni accettabili per allevare galline da uova e consumare queste ultime in maniera etica non mancano: “E le uova biologiche allora? E se io acquisto le mie uova da un allevatore diretto, o meglio ancora, se allevo io stesso dei polli?”
Beh alla domanda sull’eventuale acquisto di uova biologiche provenienti da polli allevati “a terra”, la risposta è semplice: non vi è nulla di etico nell’allevamento, nemmeno biologico. I giovani maschi nati negli allevamenti di galline da uova sono inutili e quindi vengono soppressi appena nati; inoltre, dopo qualche anno le galline stesse diventano meno produttive e pertanto meno redditizie. Sia biologico o no l’allevamento, la sorte riservata agli animali non sufficientemente adeguati è la stessa.
Se si pensa invece che allevare personalmente dei polli sia una soluzione più etica, la prima cosa da sapere è che acquistare polli o pulcini per produrre le vostre uova contribuirà a mantenere degli allevamenti, e quindi comporta lo sfruttamento di altri polli e la stessa messa a morte crudele di molti pulcini maschi.  In fin dei conti, acquistare polli per evitare di acquistare uova non è più etico, perchè non fa che spostare il problema: si allevano polli per vendere giovani galline ovaiole, invece di vendere direttamente le uova.
Ma se è pacifico che i vegani non consumano uova, vi sono comunque numerose persone, perfino vegane, che si pongono una domanda assolutamente legittima: “se io ho raccolto/adottato/salvato galline, che depongono uova non fecondate nel mio orto, mangiarle comporta veramente un problema etico, o invece sarebbe preferibile mangiarle piuttosto che sprecarle?” La questione è tutt’altro che semplice e, come capita per diversi altri punti che dividono i vegani, non esiste necessariamente una risposta più giusta di altre. Tuttavia possiamo meditare su qualche punto. La natura sa fare bene le cose: quando un uovo non è vitale (per esempio quando è rotto), non è raro che la gallina lo mangi per approfittare delle sue sostanze nutritive; raccogliendolo prima che ne abbia l’occasione, essa verrebbe privata di una eventuale fonte di nutrimento. Considerereste un uovo di piccione o d’oca non fecondato come un potenziale alimento che sarebbe un peccato sprecare se è stato abbondato? Eppure, anche queste uova sono commestibili. Si ha veramente bisogno di mangiare queste uova perchè si pensa siano più etiche, quando per il resto del tempo si può riuscire a cucinare, nutrirsi o preparare deliziosi dolci facendone a meno? Mangiereste forse la vostra gallina, se morisse di morte naturale, per non sprecarla? Dopotutto questa carne di gallina “felice” è anch’essa perfettamente etica.
Mangiare le uova di galline “felici” non contribuisce forse ad alimentare il gusto per le uova e l’idea che siano una fonte di nutrimento accettabile? Beh…a voi la scelta. Come detto non esiste una risposta “giusta” e il dibattito sul punto è aperto e dipende molto dai vostri obiettivi e dalle vostre ragioni.
Ma come sostituire le uova? 
In pasticceria le uova vengono impiegate principalmente per due motivi: per facilitare la lievitazione e per amalgamare gli ingredienti grazie al loro potere legante. A secondo dell’effetto che volete ottenere ecco come potete sostituirle.
PER LEGARE E LIEVITARE
Per dolci e lievitati e per conferire morbidezza:
1 UOVO = 2 cucchiai di FECOLA DI PATATE
1 UOVO = 1 cucchiaio di FARINA DI SOIA
1 UOVO = 1/2 tazza di YOGURT DI SOIA
Per torte soffici:
1 UOVO = 2 cucchiai di AMIDO DI MAIS
Perfetti con farine integrali e cacao:
1 UOVO = 1 cucchiaio di SEMI DI LINO polverizzati + 3 cucchiai di ACQUA
PER LEGARE
Per dolci con farine senza glutine:
1 UOVO = 70 grammi di BANANA
Per creme morbide:
1 UOVO = 50 grammi di TOFU VELLUTATO
Per un tocco di dolcezza in più:
1 UOVO = 40 grammi di MELA GRATTUGIATA