I polli sono gli animali terrestri più sfruttati al mondo, una nuova inchiesta dei nostri investigatori in Spagna porta alla luce l’orrore legalizzato a cui questi animali sono sottoposti in tutto il mondo, anche in Italia
I nostri investigatori in Spagna si sono introdotti in un enorme allevamento di polli insieme ad una giornalista di Público, giornale nazionale spagnolo, per raccogliere nuove immagini esclusive che mostrano le terribili condizioni di vita di milioni di polli in Spagna, una situazione molto simile a quella che si trova anche in Italia.
Guarda subito le immagini esclusive nell’allevamento intensivo di polli raccolte dai nostri investigatori:
Le sofferenze dei polli all’interno degli allevamenti intensivi sono inimmaginabili e spesso sconosciute, ma questi animali soffrono fin dalla nascita a causa di un trattamento spietato da parte dell’industria.
Tutto comincia con la selezione genetica. Per l’industria infatti, è fondamentale che ogni animale produca il più possibile, ma per raggiungere questo obiettivo hanno optato per la scelta più distruttiva per il corpo di questi animali, una selezione genetica esasperata che li costringe all’interno di una vera e propria gabbia fisica. Le immagini che hanno catturato i nostri investigatori lo mostrano bene: il corpo dei polli cresce a dismisura, schiaccia il loro scheletro, costringendo molti di loro a morire di fame e sete all’interno degli allevamenti.
E questo non è l’unico problema: i capannoni in cui sono costretti a vivere questi animali sono sovraffollati, realizzati con il solo scopo di produrre più carne, più in fretta. Tutto questo però comporta sporcizia, infestazioni e condizioni igienico-sanitarie inaccettabili per questi delicati animali. Come hai visto nel video registrato dai nostri investigatori in Spagna, gli animali spesso presentano bruciature dovute all’ammoniaca che esala dalla lettiera dei capannoni, dove le feci e le altre deiezioni si mischiano alla paglia. Questo terreno è quello su cui gli animali sono costretti a passare tutta la loro, seppur breve, vita.
Una tortura legalizzata, su scala globale
La razza di polli selezionata geneticamente dall’industria alimentare e sfruttata negli allevamenti intensivi di tutto il mondo è quella chiamata Broiler. Anche in Italia, secondo i dati di Unaitalia (Associazione Filiere Agroalimentari Italiane) il 98% di carne di pollo venduta è di razza broiler, quindi di animali cresciuti in condizioni terribili, selezionati per essere pronti al macello in circa 40 giorni, e costretti a vivere in capannoni sovraffollati, con quasi 20 polli per ogni metro quadro.
Lo hanno testimoniato con le loro telecamere proprio i nostri investigatori qui in Italia, che sono entrati in alcuni allevamenti di polli che riforniscono il brand Amadori, rivelando la miseria in cui questi animali sono costretti a vivere:
A seguito del rilascio di queste immagini, Enpa (con la collaborazione di Animal Equality) ha potuto inserire questi nuovi video tra i documenti di un procedimento già in vigore contro Amadori. Grazie a queste immagini nel 2019 l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) ha chiesto ad Amadori di modificare la propria comunicazione circa i polli allevati a scopo alimentare, perché considerata infatti potenzialmente ingannevole.
Guarda come nascono, crescono e muoiono i polli allevati per la loro carne in Italia:
Ma non siamo l’unica organizzazione in Italia ad aver documentato questo orrore. Le nostre immagini infatti non mostrano eccezioni alla regola, ma la norma per questi delicati animali sfruttati in maniera terribile.
Solo qualche giorno fa l’associazione italiana Essere Animali ha rilasciato nuove immagini su un allevamento di polli che rifornisce il gruppo Aia, guarda le immagini:
Mentre anche il team di investigatori di Animal Equality in tutto il mondo denuncia costantemente casi simili. Questa, ad esempio, è la vita dei polli allevati per la loro carne in Inghilterra:
Del resto il pollo è l’animale terrestre più sfruttato al mondo: nove su dieci degli animali terrestri allevati a scopo alimentare a livello globale sono polli. E sembra che questo numero sia destinato a salire: il consumo di carne di pollo sta crescendo – soprattutto nei paesi in via di sviluppo – più velocemente che quello di qualsiasi altro animale.
Anche in Italia i consumi di carne bianca sono cresciuti in modo esponenziale, sulla scia di una retorica che propone questa carne come più “sana”, nascondendo in realtà i tanti problemi e controversie che coinvolgono non solo la produzione ma anche gli animali, esposti a sofferenze terribili e prolungate.
Per tutte queste ragioni, per via del numero incredibile di polli sfruttati al mondo, e delle terribili sofferenze a cui sono sottoposti, Animal Equality è in prima linea per cercare di ridurre la sofferenza di questi delicati e intelligenti animali, e costruire per tutti loro un futuro migliore.
Cosa fa Animal Equality per i polli sfruttati in tutto il mondo?
Gli investigatori di Animal Equality in Italia e nel mondo hanno condotto e continuano a lavorare a numerose investigazioni negli allevamenti intensivi di polli per svelare al mondo la crudeltà di queste vere e proprie fabbriche di carne. Mostrando a milioni di persone queste immagini le spingiamo a scegliere alternative vegetali al pollo e a tutti gli altri prodotti di origine animale, contribuendo così a cambiare in modo radicale e definitivo il mercato, ma il nostro impegno non si ferma qui!
Animal Equality infatti, insieme a tante altre organizzazioni, sta lavorando per convincere le aziende del settore alimentare ad adottare politiche che possano ridurre la sofferenza dei polli ancora confinati negli allevamenti.
Noi desideriamo un mondo senza questa sofferenza, e il modo migliore per raggiungere questo obiettivo è adottare subito una dieta a base vegetale, sostituendo la carne di pollo con gustose alternative veg, ma non vogliamo nemmeno dimenticarci di quei milioni di animali che continuano a soffrire negli allevamenti proprio in questo momento.
Supporta il lavoro di Animal Equality
Tutto il lavoro di Animal Equality non sarebbe possibile senza le immagini raccolte dai nostri investigatori in tutto il mondo: portare alla luce la verità che l’industria vuole nascondere è il primo passo per portare consapevolezza su temi delicati come questi.
Le investigazioni sono la prima arma che abbiamo a disposizione per contrastare questo sistema terribile ed ingiusto: solo raccogliendo nuove immagini che mostrano la realtà possiamo continuare a portare alla luce cosa si nasconde dietro alle porte chiuse di allevamenti e macelli, perché senza il lavoro degli investigatori l’unica voce in campo sarebbe quella dell’industria e delle sue discutibili pubblicità.
Noi siamo la voce fuori dal coro e vogliamo continuare ad esserlo: supporta chi combatte ogni giorno in prima linea per gli animali.