Se le pareti dei macelli fossero di vetro, tutti sarebbero vegetariani...

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lunedì 9 marzo 2020

Le uova del contadino NON SONO senza crudeltà !!!

15/01/2020
Galli e galline a perdita d'occhio che razzolano in giro: niente più strade, niente più case, solo una distesa infinita di pulcini, polli e galline di ogni colore. Questa sarebbe l'Italia se per la produzione di uova non venissero uccisi animali.
Non è questo il paesaggio che ci circonda. E infatti per produrre uova vengono uccisi animali, sempre. Decine di milioni ogni anno, tra pulcini maschi e galline non più produttive. Non stiamo parlando di un numero di uccisioni "marginale": per la produzione di uova vengono uccisi il triplo degli animali che sono uccisi per la produzione di carne rossa.
Eppure, quando si parla di questo problema, si scopre che molti credono che le "uova del contadino" siano un prodotto che non fa del male a nessuno. La realtà è molto diversa: sfatiamo i 4 miti più diffusi.

Mito 1: "Io consumo SOLO le uova del contadino!"

Questo non è mai vero. Il 40% delle uova consumate in Italia si trova nei prodotti confezionati e quelle non sono "del contadino", visto che la percentuale di uova provenienti da piccolissimi allevamenti è irrisoria.
Chi compra le uova del contadino sicuramente non evita le uova che compaiono come ingrediente di un prodotto pronto: questo significa che gran parte delle uova che consuma sono comunque di allevamento intensivo.

Mito 2: "Per evitare la violenza sugli animali, vietiamo gli allevamenti intensivi, compriamo uova solo dal contadino!"

Impossibile. Non ne verrebbero prodotte abbastanza per gli attuali consumi, bisognerebbe diminuirli drasticamente. Quasi tutti gli allevamenti sono intensivi perché tutti vogliono consumare molte uova a basso prezzo. Ma attenzione: nemmeno pagandole 10 volte tanto si potrebbero avere uova che non uccidono animali.

Mito 3: "Consumo solo uova senza crudeltà, perché ho le galline in cortile!"

Anche questo purtroppo non è mai vero, perché c'è un problema a cui spesso non si pensa: che fine fanno gli animali maschi? Dato che per ogni gallina del cortile NON c'è anche un gallo, significa che per ogni gallina che è arrivata nel pollaio è stato ucciso un pulcino maschio.
Pensiamoci un attimo: su 100 pulcini che nascono, 50 sono maschi e 50 sono femmine, in media. Nei vari pollai, di casa, dei contadini, e in qualsiasi allevamento, ci sono invece solo galline, nessun gallo, visto che le uova per il consumo umano non sono fecondate. Ma anche nei pollai coi galli, c'è un gallo per ogni 15-20 galline, non uno per gallina.
Dove vanno a finire allora i tantissimi pulcini maschi in sovrannumero? Sono uccisi, perché inutili: non fanno uova. Sono dunque eliminati appena nascono. Ma se anche esiste qualche raro caso in cui sono allevati per la carne, questo sposta la loro uccisione solo di poche settimane, cambia ben poco.
Perciò, anche le uova di casa comportano crudeltà, anche se le galline fossero lasciate vivere fino a morte naturale (molto raro): per ogni gallina arrivata nel pollaio, un pulcino è stato ucciso.

Mito 4: "Comprando le uova del contadino non si fa del male a nessuno!"

Quale contadino lascia vivere le galline fino alla loro morte naturale? Non l'hanno mai fatto nella storia, di certo non iniziano proprio adesso. Quando la gallina non produce più abbastanza uova, la ammazzano, come han sempre fatto. Dopo i primi 2-3 anni la produzione cala di molto e dopo i 5 anni è quasi nulla.
Una gallina vive fino a di 8-12 anni: perché il contadino dovrebbe mantenere per così tanti anni una gallina che non gli porta alcun guadagno? Ben presto avrebbe nel pollaio più galline vecchie che produttive.
Inoltre, anche in questo caso, per ogni gallina presente in pollaio, un maschio deve per forza essere stato ucciso. Le uova del contadino che non fanno del male a nessuno non esistono.

Non credere alle promesse impossibili

È dunque chiaro che non possono esistere uova prodotte senza uccidere pulcini e galline. Non avviene nella pratica, ma è impossibile anche in teoria, perché vorrebbe dire che ogni anno aumenterebbe di decine di milioni il numero di galli lasciati vivere e mantenuti per 8-12 anni grazie alla "bontà d'animo" degli allevatori, oltre a tutte le galline diventate improduttive. È uno scenario irrealistico.
In tanti si sforzano di immaginare un modo di produrre uova senza sofferenza e morte, ma non può esistere. Se esistesse, chi è vegan consumerebbe questo tipo di uova, saprebbe in base a quali criteri sceglierle. Possibile che milioni di persone, per secoli, si siano sbagliate e invece esistano le uova cruelty free?
Cosa ci guadagniamo noi vegan a sostenere che bisogna evitarle? Se si potessero consumare, pur di stare attenti a certi parametri, lo faremmo. Se non lo facciamo, significa che una soluzione non può esistere. Quando c'è allevamento di animali c'è, sempre, anche sfruttamento e morte.
Quello degli allevamenti "cruelty-free" è solo un miraggio: non usiamolo come scusa per continuare a consumare uova. Il prodotto più inutile che ci sia e dannoso per la nostra salute.
Farne a meno è facile, non si rinuncia a nulla: tutti i dolci si possono fare, i piatti salati pure. Se ancora non sai come farlo troverai questa e tante altre informazioni nella nostra guida gratuita: il "Vegan Starter Kit".

PER L'ARTICOLO ORIGINALE: qui
VAI ALLA CARTELLA SU GOOGLE DRIVE: 'NO ALLE UOVA ANCHE SE BIO O DEL CONTADINO: qui

lunedì 3 febbraio 2020

Risposta alla risposta di Eurovo in merito al video trasmesso dal TG1 dell'associazione Essere Animali

Buongiorno,
guardi conosco l'associazione Essere Animali da tempo e faccio fatica a concepire nel loro operare un errore del genere (nella fattispecie l'allevamento ripreso dalle telecamere non rifornirebbe la ditta Naturelle e Eurovo).
Ci tengo comunque a precisare che la pratica di triturazione DA VIVI dei pulcini maschi e di triturazione DA VIVE delle galline ovaiole a fine carriera per divenire polpettoni o carne di seconda scelta è pratica comune in pressoché tutti gli stabilimenti.
Ci tengo inoltre a precisare che pare davvero difficile sostenere che tutte le aziende maggiori produttrici di uova tengano le galline libere.
Lo afferma ad esempio Coop, che assieme a Le Naturelle, e ad Eurovo, penso si aggiudichino l'80 per cento della fetta di mercato.
Se davvero le maggiori produttrici di uova tenessero le galline nelle perfette condizioni all'aperto, significherebbe, visto l'estremamente purtroppo alto consumo di uova e quindi l'indicibile numero di galline ovaiole presenti in Italia, che ci sarebbero prati adibiti a pascolo per galline in ogni dove, cosa che ovviamente non è così.
Invito pertanto ad un'attenta analisi della situazione economico-sociale-territoriale, e a riflettere che in merito alla produzione di polli e uova vige l'autocertificazione.
Ci sono due video in cui si parla delle pratiche in vigore in tutto il Mondo, Italia compresa, per lo smaltimento dei pulcini maschi, considerati 'uno scarto di produzione'.

Cordialità e a presto, sempre disponibile ad approfondire ulteriormente il discorso laddove ce ne fosse necessità.
Federica Bellinelli

venerdì 20 dicembre 2019

ATTENZIONE ALLE UOVA “QUASI A TERRA”


UNA GABBIA E' SEMPRE UNA GABBIA.
Le uova sono il solo prodotto di origine animale etichettato obbligatoriamente con l’indicazione del metodo di allevamento.
La dicitura “da galline allevate a terra” (codice 2 sul guscio) rappresenta un progresso rispetto all’allevamento in gabbia, perché il sistema da cui proviene permette ai volatili di muoversi più liberamente, spiegare le ali e becchettare. Peccato che la stessa dicitura possa però apparire anche su uova provenienti da sistemi chiamati “sistemi combinati”, che non garantiscono gli stessi standard di benessere animale.

COSA SONO LE GABBIE COMBINATE

I cosiddetti “sistemi combinati” si sono diffusi nel nostro Paese negli ultimi anni. Si tratta di un tipo particolare di allevamenti multipiano in cui, oltre che sul pavimento, le galline possono muoversi anche tra uno o più piani posti ad altezze diverse e in cui, all’occorrenza, le galline possono essere confinate nuovamente in gabbie .
Nella pratica i sistemi combinati sono in realtà molto simili a degli allevamenti in gabbia. Sono dotati, infatti, di pareti divisorie all’interno dei piani e di cancelletti frontali che, quando vengono chiusi, convertono a tutti gli effetti l’allevamento in un sistema in gabbia.
Valli Space Aviary Credit Valli Spa
Sistemi combinati con cancelletti aperti
Potters Compact Aviary With Temporary Doors In Place Credit Potters Poultry
Sistemi combinati con cancelletti chiusi

CONDIZIONI DI VITA DELLE GALLINE NEI SISTEMI COMBINATI

Quando i cancelletti dei sistemi combinati sono chiusi, le galline subiscono limitazioni paragonabili a quelle che contraddistinguono le gabbie: sovraffollamento e conseguente frustrazione dovuta alla mancanza di spazio e all’impossibilità di fare il nido e razzolare.
Pur essendo etichettati con codice 2, ovvero “a terra”, i sistemi combinati sono equivalenti a una “gabbia potenziale” che limita fortemente la libertà delle galline di muoversi.

LA POSIZIONE DI CIWF

I sistemi combinati, come sistema di allevamento, non possono essere considerati un sufficiente passo in avanti in termini di benessere animale rispetto alle gabbie, restano dei sistemi fortemente intensivi e rappresentano peraltro un investimento poco lungimirante per le aziende perché rischia di diventare presto obsoleto, non rispondendo alle richieste dei consumatori.
CIWF chiede da anni:
  • alle aziende → di escludere esplicitamente, oltre alle gabbie arricchite, anche i sistemi combinati dalle proprie filiere.
  • ai consumatori → di privilegiare l’acquisto di prodotti da sistemi più rispettosi del benessere animale e realmente alternativi alle gabbie, come gli allevamenti all’aperto o quelli bio.

MARCHI CHE SI SONO IMPEGNATI

In collaborazione con CIWF, alcune aziende più virtuose si sono già impegnate pubblicamente a escludere dalle proprie filiere, oltre alle gabbie arricchite, anche i sistemi combinati.
Tra queste in Italia si elencano:
  • ALDI
  • Barilla
  • Chef Express
  • Lidl  
Il ruolo delle aziende è cruciale per assicurare un futuro fuori dalle gabbie a milioni di galline, così come le scelte dei consumatori. Per questo, per gli acquisti di uova, CIWF consiglia di informarsi per evitare sempre le gabbie, preferendo prodotti da allevamenti bio, all’aperto o comunque da allevamenti alternativi alle gabbie.  
PER L'ARTICOLO IN ORIGINALE:  qui

martedì 7 aprile 2015

Gli orrori della produzione di uova

  


Per il post della Peta: qui

GLI ORRORI DELLA PRODUZIONE DI UOVA: IL VIDEO


Caricato il 14 ott 2009

Il reportage è stato ripreso con una telecamera nascosta nello stabilimento di incubazione Hy-Line nello Stato dell'Iowa. Per due settimane gli investigatori dell'associazione Mercy For Animals hanno documentato la crudeltà sistematica cui sono sottoposti i pulcini in questo genere di stabilimenti.
Dalle incubatrici arrivano i pulcini appena usciti dall'uovo. Alcuni operai hanno il compito di separare i maschi dalle femmine. Le femmine saranno usate per produrre uova da vendere, i maschi invece sono inutili, perché non produrranno uova e non sono della razza giusta per diventare dei polli "da carne" convenienti per l'industria.
I pulcini maschi vengono dunque uccisi subito, gettandoli vivi in un tritacarne.Questo è un metodo standard di questo tipo di industria. Un altro metodo è il soffocamento in sacchi neri.
Ai pulcini femmina viene tagliata la punta del becco con una macchina. Questo perché quando da adulte le galline saranno costrette in gabbie minuscole a produrre uova e per questo impazziranno, non si feriscano gravemente tra loro causando danni economici per i produttori di uova.
Il becco dei pulcini contiene terminazioni nervose. La procedura di taglio può causare dolore sia acuto sul momento, che cronico, per tutta la vita della gallina adulta.Come vedrete dal video, i lavoratori maneggiano rudemente gli animali, senza alcun riguardo per il loro benessere. Cercano quelli malati, feriti e deformi per eliminarli.Queste crudeltà non sono casi isolati, si tratta del normale processo usato in tutto il mondo, Italia compresa, per la selezione delle galline ovaiole.
Le galline vengono poi allevate in piccole gabbie, sfruttate per 2 anni per produrre uova, e poi macellate. Anche le galline allevate a terra provengono da questi stabilimenti e vengono alla fine uccise.
È impossibile consumare uova senza uccidere i pulcini maschi prima e le galline dopo.

Scegli di non uccidere, grazie a un'alimentazione 100% vegetale.
Visita www.vegfacile.info per consigli pratici.
Fonte: Mercy for animals - http://www.mercyforanimals.org
Grazie a http://www.tvanimalista.info per aver pubblicato e reso disponibile il video.
DIVULGATE!



Questa è una delle prime foto che mi ha fatto piangere 5 anni fa, una gallina tristissima, con gli occhi spenti, il becco tagliato, non conosce il sole, l'erba, la terra, non conosce la bellezza dell'accudire i suoi pulcini, non conosce cosa significa stirare le zampe, agitare le ali, camminare. E' UNA MACCHINA DA UOVA. Ecco cos'è, una macchina. Schiavizzata ed ingabbiata in una non-vita, sfruttata all'estremo. Si ammalerà, morirà e forse solo da morta tirerà un respiro di sollievo. Lei non ha vissuto, nata per finire in una gabbia, ammassata ad altre sue simili che hanno avuto la sfortuna di aver la capacità di fare uova. Uova che sarebbero sue, uova che sarebbero uova non fecondate, le sue mestruazioni insomma. L'egoismo e il marciume che è racchiuso dentro l'essere umano ha creato un guadagno abnorme sulla pelle di queste anime innocenti. L'uovo, a cosa vi serve??? A niente!!! Tra l'altro è un concentrato di colesterolo ed è epato-tossico. 
Bisogna partire dal fatto che non siamo padroni di nessuno, che se la gallina in natura fa le uova, quelle uova sono sue, e non è un peccato lasciargliele, deciderà lei cosa farne, beccarle o abbandonarle (tra l'altro le galline a cui vengono tolte le uova sono stimolate a farne dippiù, e fare un uovo non è una passeggiata, figuriamoci farne più di quante ne dovrebbe fare, e i mangimi in circolazione sono addizionati di vitamine che inducono a produrre più uova).
*Spice*




Il reportage è stato ripreso con una telecamera nascosta nello stabilimento di incubazione Hy-Line nello Stato dell'Iowa. Per due settimane gli investigatori...



venerdì 26 aprile 2013

SCEGLI VEGAN ! Live vegan... free all the animals. GLI ORRORI DELLA PRODUZIONE DI UOVA.


ECCO IL VIDEO:



GLI ORRORI DELLA PRODUZIONE DI UOVA: UOVA ROSSO SANGUE.
LA VITA DEL PULCINO.

AGGIORNAMENTO del 9/12/2013 SUGLI ORRORI anche delle uova 'bio'... In pratica, per avere la certificazione 'BIO', ogni 6 mesi devono sventrare una gallina solo per capire cos'ha mangiato e se ha effettivamente mangiato BIO!!! Altrimenti non ti danno la certificazione. La ragazza di un agriturismo si è ribellata e ha detto: Le mie galline NON le uccidete, dei due mangio uova 'fuorilegge' oppure non le mangio affatto che sto pure meglio di salute e non mi sale il colesterolo!
Occorre fare a meno delle uova sin da subito, sennò non cambia nulla per i poveri animaletti.  Solo facendo a meno delle uova salviamo galline e pulcini maschi   (oltre alle galline sventrate ogni 6 mesi ED in ogni allevamento 'bio' per continuare ad avere la certificazione di 'uova bio' e quindi per appurare cosa ha mangiato la povera gallina, non dimentichiamoci di tutti i pulcini maschi che nascono anche dalle galline 'bio': visto che i maschi 'non servono' , vengono anche nel 'bio' eliminati subito: soffocati, o schiacciati con appositi macchinari, annegati nell'acqua gelida oppure tritati vivi...)

(Queste crudeltà non sono casi isolati, si tratta del normale processo usato in tutto il mondo, Italia compresa, per la selezione delle galline ovaiole.)

Il reportage che state per vedere è stato ripreso con una telecamera nascosta nello stabilimento di incubazione Hy-Line nello Stato dell'Iowa. Per due settimane gli investigatori dell'associazione Mercy For Animals hanno documentato la crudeltà sistematica cui sono sottoposti i pulcini in questo genere di stabilimenti.

Dalle incubatrici arrivano i pulcini appena usciti dall'uovo. Alcuni operai hanno il compito di separare i maschi dalle femmine. Le femmine saranno usate per produrre uova da vendere, i maschi invece sono inutili, perché non produrranno uova e non sono della razza giusta per diventare dei polli "da carne" convenienti per l'industria.

I pulcini maschi vengono dunque uccisi subito, gettandoli vivi in un tritacarne.

Questo è un metodo standard di questo tipo di industria. Un altro metodo è il soffocamento in sacchi neri.

Ai pulcini femmina viene tagliata la punta del becco con una macchina. Questo perché quando da adulte le galline saranno costrette in gabbie minuscole a produrre uova e per questo impazziranno, non si feriscano gravemente tra loro causando danni economici per i produttori di uova.

Il becco dei pulcini contiene terminazioni nervose. La procedura di taglio può causare dolore sia acuto sul momento, che cronico, per tutta la vita della gallina adulta.

Come vedrete dal video, i lavoratori maneggiano rudemente gli animali, senza alcun riguardo per il loro benessere. Cercano quelli malati, feriti e deformi per eliminarli.

Queste crudeltà non sono casi isolati, si tratta del normale processo usato in tutto il mondo, Italia compresa, per la selezione delle galline ovaiole.

Le galline vengono poi allevate in piccole gabbie, sfruttate per 2 anni per produrre uova, e poi macellate. Anche le galline allevate a terra provengono da questi stabilimenti e vengono alla fine uccise.

È impossibile consumare uova senza uccidere i pulcini maschi prima e le galline dopo.

Scegli di non uccidere, grazie a un'alimentazione 100% vegetale.  DIVENTA VEGAN.


Scegliere uno stile di vita vegan significa rispettare veramente gli animali.
Diventare vegan significa scegliere di non prendere parte a tutto questo sfruttamento, significa evitare così una vita di sofferenze e una fine atroce a migliaia di esseri senzienti. 
Fai una scelta etica e giusta, diventa VEGAN.

NO ALLE UOVA: APRIAMO LORO LE GABBIE

NO ALLE UOVA: ECCO IL VIDEO...
Il 90% delle galline ovaiole vive in gabbie di batteria.L'allevamento in batteria è un sistema intensivo dove milioni di galline sopravvivono recluse in uno spazio più piccolo di un foglio di carta.Puoi vederlo con i tuoi occhi in questo video.
E' un sistema che prevede ventilazione e luce forzata per aumentare la produzione. Una tortura per gli animali, privati dei loro bisogni elementari: muoversi, razzolare, covare, fare bagni di terra.
I danni alla salute sono innumerevoli, dall'osteoporosi alla frattura delle ossa. Ciò che è peggio sono i danni psicologici. In queste condizioni le galline impazziscono letteralmente, tanto da diventare cannibali. Per questo subiscono la mutilazione del becco.
Le batterie sono prigioni.
E' il momento di aprire le gabbie.
NO AL POLLO..!! SCHIFO!
POLLI: AUTOMATIZATION INDUSTRIAL (fabbriche infernali):


Tratto da: sceglivegan.org: qui
La scelta vegan

Diventare vegan significa adottare uno stile di vita basato sul rispetto per gli animali, esseri senzienti capaci di provare sensazioni e sentimenti come dolore, piacere, paura, gioia, noia, stress. Individui che come noi hanno i propri bisogni e il desiderio di vivere in libertà. Scegliere di essere vegan significa riconoscere il valore delle vite degli altri animali e di conseguenza rifiutarsi di usarli come cibo, per il vestiario, per l'intrattenimento e per la vivisezione. In questo modo milioni di individui senzienti saranno risparmiati da una vita di sofferenze e da una morte atroce nei luoghi di prigionia come allevamenti, macelli, laboratori, zoo, acquari, circhi, allevamenti per animali da pelliccia o a causa della caccia.

La dieta vegan: varia, etica e salutare


Una delle ricette di ScegliVegan.org!
La dieta vegan è varia, gustosa, etica, salutare e basata sugli innumerevoli alimenti di origine vegetale a nostra disposizione. Qualunque prodotto animale, sia esso latte, uova, pesce o carne, deriva dallo sfruttamento di migliaia di esseri senzienti pensati e trattati come macchine o unità produttive, a causa di un pregiudizio irrazionale e immotivato per cui le loro vite sono ritenute meno importanti delle nostre. Gli animali, in questa società, vengono trattati come oggetti: sono comprati, venduti, costretti a vivere in gabbia, separati dalle loro famiglie, mutilati, marchiati, inseminati artificialmente per la riproduzione forzata, abusati da chi lavora nei luoghi di tortura, privati della libertà e della possibilità di porre in essere i comportamenti naturali della specie a cui appartengono. Macellati.

Per noi, scegliere tra la vita e la morte di centinaia di animali è un gesto semplice, come scegliere un prodotto diverso al supermercato o un menù differente al ristorante. Oggi, con un numero sempre crescente di persone che scelgono uno stile di vita vegan, è ancora più facile perché abbiamo a disposizione una ricca varietà di alternative facilmente reperibili. Diventare vegan non richiede superpoteri o strani ingredienti, potrete continuare a godere di molti dei vostri piatti preferiti e scoprirne sempre di più!
Vuoi scoprire diverse e gustose ricette? Clicca QUI.

L'Industria della carne, del latte e delle uova


Pulcini in un incubatoio in Italia
Carne - Decine di milioni di maiali, mucche e pecore, centinaia di milioni di uccelli e innumerevoli miliardi di pesci e altre creature marine muoiono ogni anno solo in Italia per finire come prodotti alimentari. La produzione di carne comporta sempre l'uccisione di un animale, nonostante la maggioranza degli animali - indipendentemente dalla nostra specie, dal livello di intelligenza, dall'abilità linguistica e che sappiano volare, nuotare o camminare – possieda un sistema nervoso che permette loro di provare sensazioni come il dolore e piacere. Nonostante ciò, sin dalla giovane età ci viene insegnato a ignorare queste facoltà negli altri animali (senza dimenticare che anche gli stessi esseri umani sono animali), e ogni anno miliardi di individui emotivamente consapevoli, vengono uccisi per il semplice fatto che essi non appartengono alla nostra specie.

Latte - I media e l’industria lattiero-casearia ritraggono mucche felici, soddisfatte delle loro vite e ci sottopongono ad una costante propaganda in cui ci viene detto che abbiamo bisogno di latte per mantenere i nostri figli sani. In tutto questo però viene omesso il loro sfruttamento. Le mucche, come l’essere umano e tutti gli altri animali, sono individui con i propri interessi e desideri, che meritano di essere rispettati. Invece, come accade per le galline ovaiole, vengono trattate come unità di produzione il cui valore, e la durata della vita, dipendono dalla loro capacità di garantire un profitto per l’allevatore. Pur potendo vivere fino a 25 anni, le mucche attualmente sfruttate per il latte vengono mandate al macello a circa 5 anni d’età.

Uova - Perché dire no alle uova? Perché mentre un uovo non fecondato non può pensare ne sentire, le galline sfruttate per produrlo subiscono terribili sofferenze. Le galline sono allevate selettivamente per consentire massimi rendimenti e la loro esistenza dipende dalla capacità che hanno di portare profitto per l’allevatore. Ognuna di esse viene usata come unità di produzione, privata della sua libertà e infine uccisa, e questo avviene in tutte le tipologie d'allevamento: in batteria, a terra o biologico. Non appena la gallina diminuisce la sua capacità produttiva, causando così un abbassamento del profitto per l'allevatore, viene abbattuta.

Vuoi saperne di più sull'industria della carne, del latte e delle uova? Clicca QUI

giovedì 3 gennaio 2013

ATTENZIONE: ANCHE LE UOVA 'BIO' UCCIDONO I PULCINI SUBITO (gettati vivi nel tritacarne o schiacciati con appositi macchinari) E UCCIDONO ANCHE LE GALLINE 'A FINE CARRIERA': gettate anch'esse nel tritacarne per divenire carne di seconda scelta o polpettoni.







Buongiorno amici miei,
mi sono accorta che alcuni ancora hanno fiducia nelle 'uova bio'.
In realtà, è assurdo decantare tanto la differenza tra uova e uova, perchè COMUNQUE anche nelle uova bio c'è del marcio!

I pulcini maschi vengono COMUNQUE uccisi subito (tritati vivi o schiacciati con appositi macchinari) e anche le galline 'a fine carriera' vengono tritate vive per divenire carne di seconda scelta o polpettoni.


E poi, in ogni caso, l'uovo è un concentrato di colesterolo, grassi saturi e salmonella... meglio sicuramente farne a meno!!! ...Tanto l'uovo non serve, neppure per fare i dolci! Basta cambiare la proporzione degli ingredienti e le torte vengono benissimo solo con farina, acqua (o latte di soia), zucchero e cacao! ...Così il cioccolato si sente meglio e gli animali sono liberi...!!!

Ci sono tantissime ricette senza uova sul sito: VEGANBLOG.IT !

A presto,
simona
Coordinamento nazionale LAM - Lega Anti Macellazione



MATERIALE INFORMATIVO SUL CONSUMO DI UOVA E SUGLI ORRORI DELLA CARNE DI POLLO:

  • NO ALLE UOVA... ANCHE SE 'BIO'! (versione 4 volantini): qui
  • GLI ORRORI DELLA PRODUZIONE DI POLLI E UOVA: per il pdf con 2 volantini qui
  • TRA 6 SETTIMANE VERRA' MASSACRATO CON I TUOI SOLDI: per la locandina con gli approfondimenti: qui
  • UOVA ROSSO SANGUE: le uova di gallina nascondono una BRUTTISSIMA sorpresa. PER LA LOCANDINA: qui
  • PULCINI TRITATI VIVI COME SCARTO DELLE UOVA: qui
  • PREGHIERA DI UN PICCOLO PULCINO MASCHIO IN UNA FABBRICA DI UOVA: qui-  (Per la versione 2 volantini per foglio A4: qui)
  • favola uovo qui
  • BROCHURE DELLA LAV SUGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DEI POLLI: MALATTIE, VIRUS, ANTIBIOTICI E INDICIBILI SOFFERENZEqui

Vi allego un riassunto a cura di VivereVegan.org:















SALVALO..... NON USARE UOVA, NEMMENO NEI DOLCI!


I sostituti dell'uovo sono solitamente prodotti in polvere privi di uova (come l' OVODIN, a base di farina di mais!). Basta sostituirli all'uovo nel corso della preparazione, mescolandoli con l'acqua. La prossima volta che in una ricetta avrete bisogno di uova, provate uno di questi sistemi:

SISTEMI BREVETTATI PER SOSTITUIRE UN UOVO (così il cioccolato si sente meglio e gli animali sono liberi….), TRATTI DAL SITO VEGAN HOME.it J:
Per sostituire un uovo potete utilizzare uno dei seguenti metodi:

1)     aumentare leggermente la dose di latte (di soia, ovviamente),
2)    oppure 2 cucchiai di fecola di patate,
3)    oppure 50 g. di farina di mais (per dare ai dolci il classico colore ‘giallo’; diminuite però un po’ la dose della farina di grano),

4)    oppure 2 cucchiai di maizena,

5)    oppure 1 banana schiacciata.

SISTEMI BREVETTATI PER SOSTITUIRE UN UOVO (così il cioccolato si sente meglio e gli animali sono liberi….),, TRATTI DAL SITO VEG PYRAMID.info J:
Per sostituire un uovo potete utilizzare uno dei seguenti metodi:

1)    Utilizzate 1 cucchiaio colmo di farina di soia, oppure di fecola di patate o di amido di mais e 2 cucchiai di acqua per sostituire ogni uovo nei prodotti da forno.

2)    Utilizzare 30 grammi di tofu bianco schiacciato al posto di ogni uovo.

3)    Nei dolci, si può utilizzare al posto di ogni uovo mezza banana schiacciata, sebbene talvolta questa cambi un po' il gusto della ricetta.

4)    Per hamburger vegetali, utilizzate uno dei seguenti ingredienti per compattare il tutto: patata schiacciata, briciole di pane inumidito, farina di ceci.

5)    Se la ricetta richiede solo 1-2 uova, potete spesso farne a meno. Aggiungete un paio di cucchiai da tavola (circa 30 mL) di acqua in più per ogni uovo eliminato, per equilibrare l'insieme degli ingredienti.

(tratto da "Impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali", SSNV©2005)




I dolci vegan sono solitamente il piatto che incuriosisce di più, perché molti pensano che non si possano fare senza latte, burro, uova. In realtà, al posto del latte vaccino basta usare un latte vegetale (di soia, di riso, d'avena, ecc.), al posto del burro si usa l'olio o la margarina, mentre... le uova semplicemente non servono, perché basta cambiare la proporzione degli ingredienti per poterne fare a meno, o in alcuni casi usare maizena, o una banana schiacciata, o altri ingredienti che servono a dare consistenza. Quel che è certo è che i dolci vegan sono deliziosi, come sapore non hanno nulla da invidiare a quelli non vegan, e sono anche più leggeri!



LA CRUDELTA' DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI: UOVA ROSSO SANGUE 
(Guarda il video: Gli orrori della produzione di uova, poi aiutaci a diffonderlo!):







 Ai pulcini viene tagliato il becco con un infernale marchingegno rovente, lasciando scoperti i terminali nervosi presenti nel becco e procurando loro un dolore continuo per tutta la loro vita (dolore paragonabile a quello di una carie, ma che nessuno mai potrà curare, perchè per questi poveri pulcini nessuno ha compassione).