Se le pareti dei macelli fossero di vetro, tutti sarebbero vegetariani...

mercoledì 11 marzo 2020

Gli Animali più uccisi al macello. Dobbiamo fare qualcosa per loro subito.

[Difendiamo i più indifesi] Diffondi il video agghiacciante sull'allevamento dei poveri polli 







NUMERI DEL MASSACRO:
Nove su dieci degli animali terrestri allevati a scopo alimentare a livello globale sono polli.... E sembra che questo numero sia destinato a salire. E' INDISPENSABILE SALVARLI ORA, visto che il consumo di carne di pollo sta crescendo – soprattutto nei paesi in via di sviluppo – più velocemente che quello di qualsiasi altro animale terrestre.   
https://coordinamento-movimentolam.blogspot.com/2020/03/ho-scritto-al-legale-che-ha-seguito.html

Polli senza antibiotici? Certo, come no !!!
VIDEO DELL'INCESSANTE MASSACRO AI DANNI DEI PIU' DEBOLI E INDIFESI: I PULCINI MASCHI DI RAZZA OVAIOLA:


ESTRATTO DI DOMINION - video massacro pulcini per produzione di uova:

ESTRATTO DI DOMINION - video massacro pulcini per produzione di uova


IL PROBLEMA DEGLI ANTIBIOTICI E DELL'ANTIBIOTICO-RESISTENZA
Affinché questi polli sopravvivano e crescano velocemente, essi sono nutriti con ANTIBIOTICI ad uso profilattico per un totale di mezzo milione di libbre in America........... Circa l’80% di tutti gli antibiotici venduti negli Stati Uniti e più della metà di quelli venduti nel resto del mondo sono destinati agli animali da allevamento, contribuendo così all’antimicrobico-resistenza, una enorme minaccia per la salute pubblica che sta già uccidendo almeno 700.000 persone nel mondo ogni anno.



UNA NUOVA CORRENTE DI PENSIERO:  POLLI E GALLINE DA COMPAGNIA:
 www.UNAGALLINAPERAMICA.weebly.com .............................SALVIAMO QUESTI CANDIDI E DELICATI ANIMALI, ADOTTIAMOLI COME ANIMALI DA COMPAGNIA. Costa poco mantenerli e sono affettuosi, simpatici e riconoscenti esattamente come i nostri amici a quattro zampe che conosciamo meglio, e se sono femmine ci regalano ogni tanto anche un uovo e se sono maschi... ci regaleranno una canzone al giorno :) https://www.tuttosullegalline.it/


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L'angolo delle petizioni:
1) VIOLENZE SUI POVERI POLLI (in realtà dei pulcini di appena 35 giorni): https://campaigns.animalequality.it/pollo-100-italiano/

2) VIOLENZA SULLE GALLINE IN GABBIA:  https://www.essereanimali.org/galline-maltrattate/

martedì 10 marzo 2020

Polli senza antibiotici? Certo, come no !!!


Polli senza antibiotici? Certo, come no.
SAREBBE IMPOSSIBILE allevare animali senza uso di antibiotici, con quell’alta densità di numero di individui tenuti uno ammassato all’altro, con quella sporcizia imperante che non viene mai e poi mai pulita per tutto il ciclo produttivo di ‘vita’ di tutti gli animali allevati in quel poco spazio e senza MAI vedere la luce del Sole…

SAREBBE IMPOSSIBILE insomma fare a meno degli antibiotici.

Gli allevamenti intensivi sarebbero tutti impestati di malattie, anche perché gli animali poggiano le zampe e la pancia su urina e feci per 24 ore al giorno e vivono talmente ammassati gli uni agli altri che il primo soggetto più debole degli altri che si dovesse ammalare impesterebbe in poche ore tutti gli altri!


Se davvero gli allevamenti un giorno togliessero l’uso di antibiotici, sai che porcherie impestate di virus (e sporcizia) si mangerebbero i consumatori… 

Purtroppo nel settore avicolo vige in moltissimi casi l'uso dell'autocertificazione e i controlli, quando ci sono, sono preceduti da una comunicazione, quindi prima dell'eventuale controllo comunicato, gli allevamenti si fanno trovare senza pecche.
Lo dimostra anche il fatto che quando attivisti infiltrati senza comunicazioni iniziano a riprendere qualsiasi tipo di allevamento, dal più piccolo al più grande, sporcizia incuria violenze e agghiaccianti maltrattamenti ai danni dei più deboli e sfruttati (i polli) sono all'ordine del giorno.
PER IL PDF QUI (riportato anche qui )















PER IL PDF qui
  
I polli sono gli Animali più sfruttati e più uccisi


VIDEO SHOCK! Incubatoi, cattura e macello di polli in Italia


"Nel 2016, il mondo ha consumato circa 66 miliardi di polli. Per dare un’idea della vastità di questo numero, nello stesso anno sono stati macellati 1.5 miliardi di suini, 550 milioni di pecore, 460 milioni di capre, e 300 milioni di bovini.
Nove su dieci degli animali terrestri allevati a scopo alimentare a livello globale sono polli. E sembra che questo numero sia destinato a salire, visto che il consumo di carne di pollo sta crescendo – soprattutto nei paesi in via di sviluppo – più velocemente che quello di qualsiasi altro animale terrestre.

Affinché questi polli sopravvivano e crescano velocemente, essi sono nutriti con antibiotici ad uso profilattico per un totale di mezzo milione di libbre in America. Circa l’80% di tutti gli antibiotici venduti negli Stati Uniti e più della metà di quelli venduti nel resto del mondo sono destinati agli animali da allevamento, contribuendo così all’antimicrobico-resistenza, una enorme minaccia per la salute pubblica che sta già uccidendo almeno 700.000 persone nel mondo ogni anno. Non è una sorpresa che la Nazioni Unite abbiamo chiamato l’antimicrobico-resistenza una “grave minaccia alla salute, sviluppo e sicurezza del genere umano”.

IL VIOLENTO CARICO DEI POLLI: IL VIDEO.




Antibiotico-resistenza, una minaccia per la salute globale
Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di antibiotico-resistenza: cos’è l’antibiotico-resistenza? In parole semplici, è il fenomeno per cui alcuni batteri stanno sviluppando una resistenza agli antibiotici che utilizziamo per curarci. Cosa significa? Significa che in un futuro non troppo lontano potremmo avere – e in parte già ci sono – batteri che non saremo in grado di curare, perché ormai del tutto resistenti agli antibiotici. 
L’antibiotico-resistenza è un problema enorme poiché gli antibiotici hanno un ruolo fondamentale nella vita moderna e soprattutto in medicina: si utilizzano non solo per neutralizzare i batteri, ma anche per prevenire l’insorgenza di infezioni: ad esempio  negli interventi chirurgici di ogni genere, dall’estrazione di un dente al trapianto di un cuore. Tutte operazioni che, a causa della crescente adattabilità dei batteri agli antibiotici, potrebbero diventare molto più pericolose di quanto siano ora.
La preoccupazione è fondata: ogni anno 700 mila persone muoiono per infezioni resistenti agli antibiotici, ma il numero crescerà fino a 10 milioni l’anno nel 2050 se non si prendono provvedimenti (dati OMS, 2019). A detta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità  è “una delle maggiori minacce per la salute globale”.

Ma perché diventiamo resistenti agli antibiotici?

Una delle cause principali della diffusione dell’antibiotico-resistenza sono gli allevamenti intensivi.
In Italia, circa il 70% degli antibiotici venduti è destinato agli animali da reddito. Siamo il terzo maggiore utilizzatore di antibiotici per gli animali da allevamento in Europa (dati EMEA, 2017).
A causa dell’aumento del numero e della densità degli allevamenti, gli antibiotici sono diventati uno strumento utilizzato dall’industria della carne per mantenere in vita gli animali. Lo stress, il sovraffollamento e le carenti condizioni igieniche presenti negli allevamenti industriali rendono gli animali più vulnerabili alle malattie, ed è per questo che è prassi comune aggiungere alla dieta degli animali all’ingrasso antibiotici come la tetralina la penicillina, che velocizzano e aumentano la produzione di carne e, allo stesso tempo, diminuiscono la mortalità animale. 
Un altro aspetto molto importante è che questi farmaci non vengono somministrati solo agli animali malati, ma vengono somministrati in via preventiva a tutti gli animali della struttura. 
Enrico Moriconi, medico veterinario e dirigente del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), in un interessante articolo sul tema, sottolinea come uno degli elementi più critici riguardanti l’argomento igiene e salute è l’eccessiva somministrazione di antibiotici all’interno degli allevamenti
«Gli antibiotici sono la base dell’allevamento intensivo: gli allevamenti intensivi sono storicamente nati nel momento in cui sono stati disponibili grandi quantità di antibiotici. Questi farmaci rendono possibile l’allevamento, altrimenti lo stress, il sovraffollamento, le carenti condizioni igieniche farebbero scoppiare delle malattie. Questi farmaci aumentano la crescita degli animali e contemporaneamente li proteggono da alcune malattie. Nel caso dei virus non servono. Il fatto che l‘antibiotico sia somministrato continuativamente, nonostante sia ammesso farlo solo in caso di terapia, è facilmente dimostrabile. Qualche anno fa, ad esempio, ci fu lo scandalo in Gran Bretagna dei polli che venivano rietichettati e venduti anche un mese dopo la reale scadenza. Ebbene, questo fu possibile proprio perché i polli sono pieni di sostanze chimiche che non li fanno ‘marcire’».
Enrico Moriconi, medico veterinario e dirigente del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)







Antibiotici in un allevamento intensivo in Italia

Come si trasmettono i batteri antibiotico-resistenti? 

Il passaggio dei batteri antibiotico-resistenti dagli allevamenti alle persone è più semplice di quanto sembra: questo passaggio avviene tramite le carcasse degli animali, ma anche tramite gli impianti di ventilazione degli allevamenti e i rifiuti, che purtroppo – come abbiamo spesso documentato noi, ma anche altre organizzazioni nazionali ed internazionali – finiscono direttamente nell’ambiente circostante all’allevamento. Anche i trasporti degli animali da allevamento a macello, o da allevamento ad allevamento, sono complici della diffusione dei super-batteri. Esposti al rischio di contrarli sono poi soprattutto i lavoratori degli allevamenti stessi. Con tutte queste modalità i batteri super-resistenti creati dall’uso massiccio di antibiotici arrivano alla popolazione umana, diventando una grave minaccia per la nostra salute.
Farmaci fondamentali come gli antibiotici, così, potranno presto non esserlo più e il tasso di mortalità per infezioni una volta trattabili aumenterà, e questo sarà un vero problema per la comunità globale.

Altro che polli asiatici! Tutta la verità su quelli italiani

Paola Magni e Claudio Vigolo - tratto da www.lifegate.it

Ai microfoni di LifeGate Radio, il Dottor Enrico Moriconi, Presidente dell’Associazione Culturale Veterinari di Salute Pubblica, ha risposto a questa e altre domande


Quali sono le condizioni igieniche negli allevamenti italiani?
Le condizioni sono critiche. Siamo in situazione di sovraffollamento. Gli animali vengono tenuti per tutto il periodo della loro vita sulla stessa lettiera, respirano l’ammoniaca che si libera dagli escrementi che loro producono. Hanno uno stato di stress continuo, che deve essere corretto - anche se gli allevatori smentiscono -  con la somministrazione di farmaci.

Recenti analisi di laboratorio commissionate da Lav e Il Salvagente hanno evidenziato la presenza di residui di antibiotici in 4 polli italiani su 10… Perché vengono somministrati gli antibiotici e con che frequenza?

Gli antibiotici sono la base dell’allevamento intensivo: gli allevamenti intensivi sono storicamente nati nel momento in cui sono stati disponibili grandi quantità di antibiotici. Questi farmaci rendono possibile l’allevamento, altrimenti lo stress, il sovraffollamento, le carenti condizioni igieniche farebbero scoppiare delle malattie. Questi farmaci aumentano la crescita degli animali e contemporaneamente li proteggono da alcune malattie. Nel caso dei virus non servono. Il fatto che l’antibiotico sia somministrato continuativamente, nonostante sia ammesso farlo solo in caso di terapia, è facilmente dimostrabile. Qualche anno fa, ad esempio, ci fu lo scandalo in Gran Bretagna dei polli che venivano rietichettati e venduti anche un mese dopo la reale scadenza. Ebbene, questo fu possibile proprio perché i polli sono pieni di sostanze chimiche che non li fanno “marcire”.   

Cosa mangiano i polli italiani negli allevamenti intensivi?
Il mangime è principalmente costituito da mais e altri cereali. In più vi sono degli integratori a base di sostanze grasse per favorire la crescita. Anche l’olio esausto, l’olio dai motori delle macchine usato, è ammesso nella dieta dei polliItaliani, che sono considerati come dei “grandi riciclatori”. Molti sottoprodotti sono  quindi permessi. Per quanto riguarda mais e soia ogm nei mangimi, non c’è obbligo di etichettatura poi nel pollo. Bisogna dire che chi mangia carne ha una forte possibilità di mangiare proteine geneticamente modificate, proprio perché negli allevamenti non biologici l’uso di mangimi geneticamente modificati è permesso.

Illuminazione artificiale che li tiene 24 ore su 24 alla luce e densità di 15-20 polli per metro quadro… Animali così stressati saranno anche più deboli…
L’illuminazione artificiale tende a creare un’atmosfera uniformemente “grigiastra” , perché se ci fosse troppa luce sarebbero acuiti i fenomeni di cannibalismo. In queste condizioni la mortalità degli animali è comunque alta, ma il loro valore commerciale è così basso da non preoccupare particolarmente l’allevatore.

Parlare degli allevamenti intensivi italiani come di “bombe batteriologiche” è esagerato? 
Le definirei piuttosto “bombe ecologiche”: al problema della presenza di batteri si somma il problema delle deiezioni da smaltire, e quindi dell’eutrofizzazione delle acque e della presenza di nitrati nelle falde acquifere.

Quale strada intraprendere per migliorare la qualità degli allevamenti e prevenire così epidemie come l’influenza aviaria?
Bisognerebbe mangiare meno carne o addirittura smettere di mangiarne. Questa risposta può sembrare un po’ estrema ma rende bene l’idea di come per migliorare il benessere – anche di quelli che vogliono mangiare la carne- sia indispensabile per tutti noi abbassarne i consumi.
Paola Magni e Claudio Vigolo


Fonti:
















IL DESTINO CRUDELE DEI POLLI ITALIANI: È ORA DI AGIRE

https://campaigns.animalequality.it/destino-crudele-polli/

57.000 MORTI OGNI ORA: la tragedia dei polli in Italia

Italiani ingannati: la realtà nascosta dell'industria dei polli

lunedì 9 marzo 2020

QUI SIAMO AD ALESSANDRIA. Continuano le affissioni comunali commissionate da Coordinamento LAM

QUI SIAMO AD ALESSANDRIA



Le uova del contadino NON SONO senza crudeltà !!!

15/01/2020
Galli e galline a perdita d'occhio che razzolano in giro: niente più strade, niente più case, solo una distesa infinita di pulcini, polli e galline di ogni colore. Questa sarebbe l'Italia se per la produzione di uova non venissero uccisi animali.
Non è questo il paesaggio che ci circonda. E infatti per produrre uova vengono uccisi animali, sempre. Decine di milioni ogni anno, tra pulcini maschi e galline non più produttive. Non stiamo parlando di un numero di uccisioni "marginale": per la produzione di uova vengono uccisi il triplo degli animali che sono uccisi per la produzione di carne rossa.
Eppure, quando si parla di questo problema, si scopre che molti credono che le "uova del contadino" siano un prodotto che non fa del male a nessuno. La realtà è molto diversa: sfatiamo i 4 miti più diffusi.

Mito 1: "Io consumo SOLO le uova del contadino!"

Questo non è mai vero. Il 40% delle uova consumate in Italia si trova nei prodotti confezionati e quelle non sono "del contadino", visto che la percentuale di uova provenienti da piccolissimi allevamenti è irrisoria.
Chi compra le uova del contadino sicuramente non evita le uova che compaiono come ingrediente di un prodotto pronto: questo significa che gran parte delle uova che consuma sono comunque di allevamento intensivo.

Mito 2: "Per evitare la violenza sugli animali, vietiamo gli allevamenti intensivi, compriamo uova solo dal contadino!"

Impossibile. Non ne verrebbero prodotte abbastanza per gli attuali consumi, bisognerebbe diminuirli drasticamente. Quasi tutti gli allevamenti sono intensivi perché tutti vogliono consumare molte uova a basso prezzo. Ma attenzione: nemmeno pagandole 10 volte tanto si potrebbero avere uova che non uccidono animali.

Mito 3: "Consumo solo uova senza crudeltà, perché ho le galline in cortile!"

Anche questo purtroppo non è mai vero, perché c'è un problema a cui spesso non si pensa: che fine fanno gli animali maschi? Dato che per ogni gallina del cortile NON c'è anche un gallo, significa che per ogni gallina che è arrivata nel pollaio è stato ucciso un pulcino maschio.
Pensiamoci un attimo: su 100 pulcini che nascono, 50 sono maschi e 50 sono femmine, in media. Nei vari pollai, di casa, dei contadini, e in qualsiasi allevamento, ci sono invece solo galline, nessun gallo, visto che le uova per il consumo umano non sono fecondate. Ma anche nei pollai coi galli, c'è un gallo per ogni 15-20 galline, non uno per gallina.
Dove vanno a finire allora i tantissimi pulcini maschi in sovrannumero? Sono uccisi, perché inutili: non fanno uova. Sono dunque eliminati appena nascono. Ma se anche esiste qualche raro caso in cui sono allevati per la carne, questo sposta la loro uccisione solo di poche settimane, cambia ben poco.
Perciò, anche le uova di casa comportano crudeltà, anche se le galline fossero lasciate vivere fino a morte naturale (molto raro): per ogni gallina arrivata nel pollaio, un pulcino è stato ucciso.

Mito 4: "Comprando le uova del contadino non si fa del male a nessuno!"

Quale contadino lascia vivere le galline fino alla loro morte naturale? Non l'hanno mai fatto nella storia, di certo non iniziano proprio adesso. Quando la gallina non produce più abbastanza uova, la ammazzano, come han sempre fatto. Dopo i primi 2-3 anni la produzione cala di molto e dopo i 5 anni è quasi nulla.
Una gallina vive fino a di 8-12 anni: perché il contadino dovrebbe mantenere per così tanti anni una gallina che non gli porta alcun guadagno? Ben presto avrebbe nel pollaio più galline vecchie che produttive.
Inoltre, anche in questo caso, per ogni gallina presente in pollaio, un maschio deve per forza essere stato ucciso. Le uova del contadino che non fanno del male a nessuno non esistono.

Non credere alle promesse impossibili

È dunque chiaro che non possono esistere uova prodotte senza uccidere pulcini e galline. Non avviene nella pratica, ma è impossibile anche in teoria, perché vorrebbe dire che ogni anno aumenterebbe di decine di milioni il numero di galli lasciati vivere e mantenuti per 8-12 anni grazie alla "bontà d'animo" degli allevatori, oltre a tutte le galline diventate improduttive. È uno scenario irrealistico.
In tanti si sforzano di immaginare un modo di produrre uova senza sofferenza e morte, ma non può esistere. Se esistesse, chi è vegan consumerebbe questo tipo di uova, saprebbe in base a quali criteri sceglierle. Possibile che milioni di persone, per secoli, si siano sbagliate e invece esistano le uova cruelty free?
Cosa ci guadagniamo noi vegan a sostenere che bisogna evitarle? Se si potessero consumare, pur di stare attenti a certi parametri, lo faremmo. Se non lo facciamo, significa che una soluzione non può esistere. Quando c'è allevamento di animali c'è, sempre, anche sfruttamento e morte.
Quello degli allevamenti "cruelty-free" è solo un miraggio: non usiamolo come scusa per continuare a consumare uova. Il prodotto più inutile che ci sia e dannoso per la nostra salute.
Farne a meno è facile, non si rinuncia a nulla: tutti i dolci si possono fare, i piatti salati pure. Se ancora non sai come farlo troverai questa e tante altre informazioni nella nostra guida gratuita: il "Vegan Starter Kit".

PER L'ARTICOLO ORIGINALE: qui
VAI ALLA CARTELLA SU GOOGLE DRIVE: 'NO ALLE UOVA ANCHE SE BIO O DEL CONTADINO: qui

venerdì 6 marzo 2020

Ho scritto al legale che ha seguito Enpa nella denuncia ad Amadori per maltrattamenti nei confronti dei maiali

PREMESSA
LE HO CHIESTO DI SEGUIRE ANCHE LA DENUNCIA PER MALTRATTAMENTI ALTRESI' NEI CONFRONTI DEI POLLI E HO DATO SUGGERIMENTI E SPUNTI PER RIAPRIRE IL CASO.

(...)Tutto questo ovviamente fornendo nuovo materiale e nuovi spunti di riflessione.
http://coordinamento-movimentolam.blogspot.com/2020/03/massima-diffusione-in-merito-alla.html
I polli sono gli Animali più sfruttati e più uccisi




Riassumendo:
POVERI POLLI ALLEVATI PER LA 'CARNE'
1)*i polli vengono selezionati geneticamente e soffrono sin dalla nascita;

I nostri investigatori hanno visto e documentato i peggiori crimini
  • Polli geneticamente selezionati che in soli 40 giorni crescono a dismisura, non riuscendo letteralmente a reggere il peso del proprio petto. Non gli rimane che collassare a terra, sofferenti, e aspettare di morire di fame o di sete - perché il loro peso non gli permette più di muoversi - o di essere prelevati con violenza per essere portati al macello; 

  • Polli che non vedranno mai la luce del sole, rinchiusi per tutta la loro brevissima vita in capannoni lerci e bui, tra altre migliaia di loro simili e carcasse in putrefazione, imbottiti di antibiotici per resistere a condizioni così stressanti e innaturali.

«I polli trattati così urlano, si scuotono con violente reazioni fisiche, le loro grida e lo sbattere delle ali sono così forti e frenetici da riempire la sala tanto che per parlare con un operatore al tuo fianco devi gridare».


Una volta appesi alle catene, i polli vengono trascinati attraverso una cisterna di acqua elettrificata che ha l’obiettivo di stordirli, ma per via della fretta, dell’incuria e dell’approsimatezza non tutti i polli immergono la testa nell’acqua e lo stordimento non sempre avviene correttamente e in modo efficace. Questo significa che i polli possono essere ancora completamente o parzialmente coscienti quando viene loro tagliata la gola.


[AgireOra] [Difendiamo i più indifesi] Diffondi il video agghiacciante sull'allevamento dei poveri polli



I polli trattati così urlano, si scuotono con violente reazioni fisiche, le loro grida e lo sbattere delle ali sono così forti e frenetici.....

http://coordinamento-movimentolam.blogspot.com/2020/03/pensa-un-animale-intelligentele-fusa.html

http://coordinamento-movimentolam.blogspot.com/2020/03/vegetariano-e-vegan-per-gli-animali.html

POLLO 100% ITALIANO: un'inchiesta shock di Animal Equality



PER LA PETIZIONE:  WWW.POLLOITALIANO.IT



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POVERI  E TRISTI PULCINI MASCHI
2)*i pulcini maschi, sia nella filiera della produzione di uova, sia in quella della carne, vengono solitamente gettati via, triturati VIVI (Petizione STOP PULCINI NEL TRITACARNE, promossa dall'associazione Coordinamento LAM);






STOP PULCINI NEL TRITACARNE !!!


STOP PULCINI NEL TRITACARNE VIVI NELLE FABBRICHE DI UOVA!
STOP PULCINI NEL TRITACARNE! Firma ora.
  • Soltanto in Italia, negli allevamenti che producono galline ovaiole ogni anno, oltre 30 milioni di piccoli pulcini appena nati (maschi), essendo "inutili" per le uova e non adatti per la carne, vengono annientati, come unica conseguenza dell'industria delle UOVA. I metodi di uccisione comunemente impiegati sono mediante gassazione o mediante tritacarne a lama. 

AFFISSIONI A ROMA


SKOOL OF VEGAN. 2


http://coordinamento-movimentolam.blogspot.com/2020/03/enpa-animal-equality-e-essere-animali_3.html

http://coordinamento-movimentolam.blogspot.com/2020/02/video-sugli-orrori-della-produzione-di.html

http://coordinamento-movimentolam.blogspot.com/search/label/Video%20orrori%20produzione%20carni%20e%20uova


ESTRATTO DEL FILMATO DOMINION: QUANTI PULCINI AMMAZZIAMO PER LE UOVA? PER IL FILMATO qui
http://www.tvanimalista.info/video/allevamenti-macelli/produzione-uova-dominion/?fbclid=IwAR1CRKpN2iS1upylC9kdSdMZ50hHfnKyyVNX-7aqzP0Cv4Q31Jad8po2Ilo

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POVERE GALLINE OVAIOLE
3)*le galline vivono ('vivono', perchè non è certo vita questa), immobili sulle proprie feci, su fondo grigliato, zampe piene di dolorosissime ulcere, acari rossi e topi che mordono, acari rossi fin dentro agli occhi...!!!;
http://coordinamento-movimentolam.blogspot.com/search/label/acari%20rossi

GALLINE TRITATE VIVE A FINE CARRIERA:

Petra doveva essere TRITATA VIVA, come tutte le galline quando la loro produzione di uova cala (dopo 2 soli anni di vita), ma è riuscita a salvarsi... Petra è stata fortunata: aiutaci e CONDIVIDI la sua storia!
https://www.youtube.com/watch?v=wZ0-2kmPO3M&feature=emb_title

LA SOFFERENZA DELLE GALLINE OVAIOLE RIASSUNTA IN UN'IMMAGINE:
LA SOFFERENZA DELLA GALLINE OVAIOLE

ALTRI VIDEO:

Galline in gabbia e maltrattate - Indagine sotto copertura Essere Animali


Indagine SHOCK sulla produzione di uova - Essere Animali (ATTENZIONE IMMAGINI CRUENTE)


Galline in gabbia maltrattate e uccise, ultima video inchiesta di Essere Animali



Mi faccia sapere. Le spese legali le copriremmo interamente noi di Coordinamento LAM.