Se le pareti dei macelli fossero di vetro, tutti sarebbero vegetariani...

martedì 28 gennaio 2020

Gita al macello - Una parabola per i non vegetariani. Di Giuseppe Pappalardo.

Una parabola per i non vegetariani

Un giorno un professore di scuola media, vegetariano convinto, pensò di fare ai suoi allievi, ai loro genitori ed al preside la seguente provocazione. Contattò un suo amico veterinario che lavorava nei macelli e gli propose di farne visitare uno durante la fase di "produzione" agli alunni della sua scuola. Il suo amico rimase sconvolto per l'insolita richiesta. "Ma sei impazzito? Non sono spettacoli per ragazzi questi!" disse con grande stupore. Ma il professore ribatté: "Cosa c'è di male se, come tutti dite, uccidere gli animali è una necessità e poi, tu che sei cattolico praticante, non mi hai sempre detto che gli animali sono stati dati all'uomo perchè li sottoponesse e quindi anche li mangiasse? Non è forse vero che i bambini vengono educati a ringraziare Dio del cibo che Egli manda loro? E allora? Uccidere gli animali per mangiarli è quindi la volontà di Dio; e perchè mai l'esecuzione della volontà di Dio dovrebbe essere uno spettacolo inadatto ai ragazzi?" (*)
Il veterinario rimase interdetto e, imbarazzatissimo, pensò di risolvere l'impasse dichiarando che effettivamente non c'era alcun motivo per opporsi ad una tale iniziativa, confidando in cuor suo che in ogni caso ad impedire il misfatto ci avrebbero pensato il preside e i genitori degli alunni.
Al consiglio di classe il professore presentò quindi candidamente la proposta ai suoi colleghi, al preside ed ai due rappresentanti dei genitori. "Ma cosa dice - interloquì uno dei due rappresentanti dei genitori - lei ha indubbiamente un gusto sadico! Come può pensare di educare così i ragazzi?". Al ché, per farla breve, il professore rispose candidamente con gli stessi argomenti che aveva usato col suo amico veterinario. L'insegnante di religione anch'essa molto innervosita disse: "Lo avevo sempre pensato che lei era un fanatico! Come può concepire una cosa simile? Lei oggi doveva starsene a casa invece di venire qui a provocarci!"
"Ma lei forse non insegna ai suoi alunni che il Vangelo è una grande provocazione? - ribatté tranquillo il professore - Io ascolto sempre la voce della mia Coscienza. La Coscienza l'abbiamo tutti e, come lei mi insegna, in essa c'è la voce di Dio. Se lei senza pregiudizi ascolta la voce della sua Coscienza, ciò corrisponde ad ascoltare la voce di Dio". "Questo è un argomento da protestanti! - disse inviperita la prof - Noi cattolici abbiamo la Santa Romana Chiesa che ci guida, in quanto ispirata dallo Spirito Santo".
"La stessa santa romana chiesa che spense sul rogo senza pietà tante vite umane!", replicò il professore.
La discussione si riscaldava sempre più, quando, ad un certo punto, l'altra rappresentante dei genitori che fino ad allora aveva taciuto chiese la parola: "Il professore ci sta solo chiedendo un atto di coerenza: è giusto o non è giusto uccidere gli animali per nutrirci dei loro cadaveri? Se è una cosa giusta perchè non fare assistere i nostri figli? Perchè non ci scandalizziamo se viene proposta una gita scolastica per assistere ad una vendemmia? Perchè non troveremmo niente da ridire se si mostrasse ai ragazzi un documentario sull'agricoltura dalla semina fino al raccolto?"
Il preside alla fine decise che la gita di istruzione non si sarebbe fatta, per la contrarietà della maggioranza del consiglio di classe. Ma la cosa non finì lì. La mamma che si era pronunziata a favore della coerenza rimase colpita dagli argomenti del professore e nel giro di alcuni mesi decise di diventare vegetariana. I suoi figli e suo marito seguirono presto il suo esempio. L'esempio è infatti il miglior testimone della propria Coscienza.
Giuseppe Pappalardo

(*) Ovviamente sappiamo bene che la volontà primaria di Dio, espressa chiaramente in genesi 1,29, vedeva l'alimentazione priva di carne; ma è un luogo comune ai tempi nostri sentire frasi quali "ce li ha dati Dio per mangiarli" oppure "sono stati creati apposta"; quindi è in quel senso che riportiamo questa frase e cioè nel fatto che la gente  ritiene che l'animale sia stato creato da Dio quale pasto per l'uomo.
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