AGGIORNAMENTO SULLA PETIZIONE
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(Inviare ognuno ai propri contatti e a quanti più indirizzi e-mail possibili. Più diffondiamo le informazioni e le investigazioni, più facilmente si potranno salvare gli Animali!).
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Oggetto: Pulcini tritati vivi come scarti: come fermare questa praticaOppure: Salviamo i pulcini dal tritacarne (e diciamo NO alle macellazioni rituali)
Oppure: Pulcini tritati vivi nelle fabbriche di uova
Oppure: Stop pulcini vivi nel tritacarne
Testo mail:
Se ne parla poco se non quando si vedono servizi in Tv che trattano l’atroce fine dei pulcini maschi “inutili” che vengono eliminati e tritati vivi nelle fabbriche di uova, una pratica crudele che tratta degli esseri viventi come degli scarti inanimati e nonostante le denunce nulla si muove per fermare questo massacro quotidiano.
I numeri del massacro
Circa nove miliardi di pulcini l’anno vengono tritati VIVI nelle fabbriche di uova in quanto ‘inutili’ (non potranno mai produrre nemmeno un uovo in quanto maschi e non sono della stessa razza impiegata per i polli ‘da carne’). I pulcini vengono macellati vivi! Gli animalisti e gli attivisti chiedono a gran voce che questa pratica venga vietata. Un procedimento crudele e doloroso come quello di spezzare le zampe ai polli per caricarli sul camion ovvero per qualsiasi altro motivo.
Torturate anche le galline in gabbia e i polli da ingrasso
Gli operatori del settore sono soliti spezzare le zampe ai polli all’atto di caricarli sui camion, così da stiparne di più (un pollo in piedi occupa il doppio di spazio di un pollo ripiegato su se stesso).
Per non parlare della condizione delle galline costrette a vivere (fino a gruppi di quattro) in gabbie delle dimensioni di un foglio A3. Le loro ali si atrofizzano a causa dell’immobilità forzata; crescendo a contatto della griglia di ferro della pavimentazione, le loro zampe diventano deformi. Per aumentare il profitto, molti allevatori usano razze manipolate geneticamente, destinate a soffrire ulteriormente, a causa di dolorosi disturbi ossei e difetti della spina dorsale.
Ai pulcini femmina viene tagliato il becco per impedire loro di beccare rovinando la carne da vendere. Questa procedura, che comporta il taglio di tessuti teneri simili alla carne che gli umani hanno sotto le unghie, è così dolorosa che molti pulcini muoiono per lo shock. Inoltre, questa operazione lascia spesso scoperti i terminali nervosi presenti nel becco, determinando così un dolore continuo per tutta la vita dell’animale.
I polli “da carne” non godono certo di un trattamento migliore: sono allevati in capannoni affollatissimi, fino a 10-15 polli per metro quadrato, sotto la luce sempre accesa, perché crescano in fretta. A soli 30 giorni, quando ancora sono molto cuccioli, vengono condotti al macello e ammazzati, mentre in natura potrebbero vivere fino a 7 anni.
Per fermare queste pratiche è stata creata una petizione on line STOP PULCINI NEL TRITACARNE: https://www.change.org/p/stop-pulcini-nel-tritacarne-fermiamo-il-tritacarne-con-una-firma
La Convenzione NON ha disciplinato stordimento per polli e conigli... Entrambi ancora più alla mercé nei macelli...!
→ Per saperne di più e per firmare on line la petizione nazionale STOP PULCINI NEL TRITACARNE: https://www.change.org/p/stop-pulcini-nel-tritacarne-fermiamo-il-tritacarne-con-una-firma