STOP SLAUGHTERS non avrà alcun'altra impostazione se non quella ETICA e di impulso economico verso nuove e vecchie fonti proteiche d'origine vegetale. Ogni altra motivazione reietta o disattesa.
Con stop slaughters intendiamo dare al movimento animalista e vegan un'impostazione NUOVA, più fruttuosa per tutti gli animali e NON PIU' fallimentare come l'impostazione della vecchia scuola sino ad oggi utilizzata nelle nostre campagne animaliste (ossia l'impostazione 'ecologica' per la quale, semplificando il concetto, è meno grave uccidere 500 animali che defecano meno piuttosto che un solo animale che defeca di più..., oppure l'impostazione 'salutista', per la quale è meglio mangiare i cuccioli -carne bianca- piuttosto che gli animali adulti -carne rossa-). Questa impostazione verso il vegetarismo E' DEL TUTTO FUORVIANTE ed è altresì molto debole e contestabilissima: l'unica vera ragione per la quale non possiamo essere attaccati nella nostra lotta è quella ETICA: non uccidiamo animali per nutrirci dei loro corpi perchè gli animali sono esseri senzienti e passibili di essere nostri amici come il cane o il gatto (si veda tra tutti il progetto 'OGNI GALLINA CHE SALVO E' UNA CREATURA UNICA', progetto a cura di Simona del Coordinamento LAM Lega Anti Macellazione).
Chiariamo un concetto (ratio e petitum della campagna stop slaughters). No all'impostazione 'ecologica' e No all'impostazione 'salutista'. L'unica impostazione sarà quella ETICA e di NUOVO IMPULSO ECONOMICO alla produzione e commercio di nuove e vecchie proteine vegetali.
Chiariamo subito alcuni concetti base (per evitare fraintendimenti come è appena successo alla riunione tenutasi ieri a Roma per la quale avevo nominato un mio delegato di fiducia il quale non aveva in realtà compreso nel profondo la ratio di stop slaughters).
Se dovessimo tentare di convincere una 'società' cannibale a non mangiare più i bambini, sarebbe fuorviante, riduttivo e anche offensivo (e non solo per i bambini stessi) usare come mezzi di convincimento la ragione 'ecologica' (ossia mangiare i bambini 'non è ecologico') o quella 'salutista' (mangiare i bambini 'fa male alla salute')... Mangiare i bambini comporta 'semplicemente' un'azione contraria al sentimento morale: comporta la loro previa uccisione, uccisione che, in quanto tale, dovrebbe per lo meno essere suffragata da una valutazione molto rigida del concetto di 'stato di necessità' (per assurdo: arrivo ad uccidere un bambino -o nel nostro caso un animale- per mangiarlo solo quando non ho proprio trovato null'altro da mettere sotto i denti). E' molto stupido e offensivo per la nostra intelligenza dire 'non uccido bambini (o animali) per mangiarli perchè i bambini defecano e quindi allevarli non è ecologico...
Mangiare gli animali (o, nel nostro esempio di una tribù cannibale, i bambini) comporta dunque un'azione contraria al sentimento morale: comporta la loro previa uccisione, come sopra detto, e questo motivo è ampiamente assorbente rispetto a tutti gli altri motivi e deve bastare per farci adottare, come società civile ed evoluta, un tipo di alimentazione differente.
Anche perchè le motivazioni ecologiche e salutiste, come visto, prestano il fianco a terribili ed aberranti (soprattutto dal punto di vista etico) 'scappatoie' in tutti coloro che semplicemente si accontentano di causare un non meglio specificato 'male minore' (e purtroppo sono la maggior parte). Tutte queste persone, dopo aver ascoltato le motivazioni 'ecologiche' e 'salutiste' sono indotte a credere, per ignoranza abissale circa l'altra motivazione, la più imperante, ossia quella ETICA, che mangiare 'bambini o animali più giovani' (per la motivazione salutista...) oppure in maggior numero per avere la stessa quantità di caren (per la motivazione ecologica che muove dalla quantità di feci prodotte nel corso della vita della creatura e dalla quantità di cibo ingerito...) sia la soluzione 'ottimale' per fare 'qualcosa' nel suo piccolo (...!!!).
Le due deleterie impostazioni della vecchia scuola al movimento vegetariano hanno portato, negli anni, ad effetti disastrosi. Nella concezione comune, ora, si crede stupidamente che mangiare 800 conigli o tacchini o maiali o pulcini/polli sia 'meglio' rispetto all'uccidere una sola mucca di grandi dimensioni, tant'è che il consumo di questi piccoli animali (conigli, tacchini e pulcini/polli è, ahimé, in forte crescita!). E per ogni mucca 'salvata' dalla vecchia scuola (quella del dover per forza inventarsi fantasiose motivazioni 'ecologiste' o 'salutiste', mettendo in secondo piano l'imperante motivazione etica, per intenderci), 800 piccoli animali sono stati inutilmente sacrificati.
TUTTO QUESTO NON DEVE ESSERE PIU' PERMESSO! Stop slaughters darà un nuovo impulso alla questione animale e alla questione animalista-vegana: gli animali sono esseri senzienti (ex art. 13 Trattato di Lisbona) e quindi PRETENDIAMO una maggior tutela e tutto quanto è possibile, dall'alto, mettere in pratica per incentivare un consumo di proteine alternative (abolizione dei fondi ancora destinati al settore zootecnico e loro destinazione al commercio di nuove e vecchie proteine d'origine vegetale, il costo delle quali dovrà essere fortemente inferiore rispetto al costo di qualsiasi tipo di carne d'origine animale, anche rispetto alle carni di scarsa qualità e oggi per questo più economiche).
Considerare un animale 'più o meno ecologico' a seconda di quanto mangia e defeca, ovvero 'più o meno amico della nostra salute' a seconda della sua età o di quello che gli abbiamo dato da mangiare è un insulto per qualsiasi società che voglia considerarsi civile.
Stop slaughters ammette una sola motivazione al disincentivo del consumo di carne animale: uccidere esseri senzienti per fagocitarne i corpi è ANACRONISTICO ed è REATO perchè si uccide non per necessità, ma per mero interesse economico per il macellaio e per mero capriccio della gola (o ignoranza sulle alternative più etiche) per il consumatore. La comunità europea ha sino ad oggi destinato fondi al settore degli allevamenti intensivi: con stop slaughters si chiederà di cambiare rotta e di prendere coscienza che destinandoli al settore delle proteine vegetali non solo si farà un passo avanti in termini di civiltà, ma si darà concretamente una mano al consumatore finale perchè a fronte del medesimo contributo pubblico, lo scontrino finale della spesa sarà nettamente inferiore (in forza del fatto che la filiera delle proteine vegetali è più corta e comporta meno sprechi. Per dirla con la vecchia impostazione 'ecologista', una bistecca di soia o di seitan non ha defecato e non ha sprecato cibo a monte per tradurlo in feci come invece ha fatto la 'bistecca animale')
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