Se le pareti dei macelli fossero di vetro, tutti sarebbero vegetariani...

lunedì 23 luglio 2012

IL (finto) RISPETTO DI COOP... X GLI ANIMALI e non solo…

Leggiamo a pag. 31: “...Per esempio le crocchette di pastore tedesco, a base di vero pastore tedesco allevato in Italia, non sono fritte e si possono cuocere in forno o in una padella antiaderente senza aggiungere grassi e risulteranno comunque croccanti. Sono preparate con petto di pastore tedesco, da animali allevati in Italia, sulla cui produzione Coop ha il controllo di tutto il processo, nutriti con alimentazione senza ogm e senza coloranti. Una porzione pari a 60 g., 4 crocchette, porta 107 kcalorie, date da 10 g. di proteine e solo 3 g. di grassi. (…)”.


Un cane, un coniglio, un maiale, un pollo, una mucca, un gatto... che differenza c'è? Non sono comunque animali e come tali da rispettare?

Tutti gli animali meritano rispetto e coop non dovrebbe, nella sua filiera, farli ammazzare per rivendere la loro carne né cruda, né sotto forma di crocchette… Voi che dite?
Una volta si considerava “giusto” o perlomeno “normale” sfruttare gli schiavi, così come oggi si considera “giusto” o perlomeno “normale” sfruttare gli animali, rubare loro le uova o il latte, e poi alla fine ammazzarli per farci ‘crocchette’.
Oggi si considera “normale” sfruttare i polli, le galline, le mucche e tutti gli altri animali, e salvare solo i cani e i gatti, così come una volta si considerava “normale” sfruttare tutte le persone di razza diversa dalla nostra e concedere diritti solo ai bianchi, anzi un tempo solo ai bianchi di sesso maschile.
Vi sembra “normale” tutto ciò?
Questa concezione anacronistica, che Coop continua a portare avanti con fierezza, è sempre di più vista come di cattivo gusto da un numero sempre crescente di persone.


Davvero Coop vuole continuare su questa strada, rischiando di rovinare la propria reputazione di Cooperativa che ama gli animali e rispetta l’ambiente?
Come si può amare gli animali e poi farci crocchette? Coop potrebbe uscirne a testa alta se iniziasse a pubblicizzare di più frutta e legumi anziché uova, polli o vitelli...