UNA VITA PIENA DI SOFFERENZA (Inchiesta a cura di Animal Equality: www.polloitaliano.it)
L’INCUBATOIO
I pulcini appena nati vengono gettati sul nastro trasportatore, che li porta verso l’area dedicata alla fase di vaccinazione: si tratta di un’operazione molto violenta, durante la quale gli operatori prendono i pulcini per il collo, schiacciando loro la testa contro l’ago.
Molti di questi piccoli pulcini però cadono fuori dal nastro, morendo lentamente di fame o finendo schiacciati nell’indifferenza generale. Chi sopravvive viene trasportato fino all’allevamento intensivo. In 40 giorni il loro triste destino si compirà e la loro breve vita terminerà in un macello.
LA CATTURA
Uno dei momenti più scioccanti per i polli è quello della cattura. Dopo poche settimane, i giovani animali hanno raggiunto il peso considerato ideale per il macello.
Negli allevamenti intensivi l’obiettivo è velocizzare tutti i processi. Ed è per questo che spesso vengono utilizzate macchine in grado di catturare centinaia di individui al minuto, grazie a spaventosi tentacoli che si fanno strada fra questi fragili animali. Quelli che riescono a sfuggire vengono presi violentemente per le ali o per le zampe dagli operatori addetti alla cattura, lanciati e presi a calci.
IL MACELLO
Nell’ultima fase purtroppo le sofferenze non diminuiscono affatto. Quando arrivano a destinazione, i polli vengono appesi a testa in giù dagli operatori, forzando le zampe nei ganci di metallo, e costringendoli a una posizione innaturale e dolorosa perché nei volatili rende difficile la respirazione.
Successivamente, vengono fatti passare attraverso delle vasche ad acqua elettrificata, che in teoria dovrebbe stordirli. Ma spesso questo non avviene, perché questo metodo risulta inefficace e costringe gli animali a una fine crudele e terribile: la morte pienamente coscienti.
Sono rimasto scioccato dalle immagini rese pubbliche da Animal Equality all’interno degli stabilimenti dei maggiori produttori di carne di pollo in Italia.
I filmati mostrano le condizioni terribili di sovraffollamento e sporcizia in cui questi animali sono allevati e le atrocità che sono costretti a patire a causa dell’esasperata selezione genetica portata avanti a fini esclusivamente economici.
Sempre in nome del profitto, i polli malati, feriti o che non crescono come gli altri vengono spesso abbandonati a morire di stenti, nonostante ciò vada contro gli standard minimi per il benessere animale stabiliti dall’Unione Europea.
Come consumatore e cittadino italiano ritengo vergognoso che tali crudeltà siano ancora capillarmente diffuse in un paese che fa del Made in Italy motivo di vanto a livello internazionale. Così non può continuare!
Mi rivolgo a Unaitalia, in quanto associazione di categoria che rappresenta oltre il 90% dell’intera filiera avicola nazionale, per domandare che sia intrapreso al più presto un dialogo con le aziende leader del settore – in particolare AIA, Amadori e Fileni – affinché adottino delle politiche volte a ridurre la sofferenza di questi animali.
In qualità di maggiori produttori di carne di pollo in Italia, queste aziende hanno sia il potere sia la responsabilità di agire da modello per il resto del settore avicolo, ponendo le basi per una riforma sostanziale che preveda come minimo i seguenti punti:
Utilizzo di razze a crescita lenta per evitare deformazioni e patologie regolarmente riscontrate nei polli broiler e causate dall’accelerato sviluppo muscolare;
Puntuale assistenza veterinaria per gli animali feriti o malati al fine di evitare il protrarsi delle sofferenze;
Miglioramento sostanziale delle strutture atte all’allevamento: maggiore spazio dedicato agli animali, maggiore pulizia della lettiera, accesso alla luce naturale e arricchimenti ambientali;
Aumento qualitativo e quantitativo dei controlli atti ad identificare e denunciare alle autorità competenti qualunque forma di maltrattamento sugli animali;
Interruzione dell’utilizzo di sistemi di stordimento che non garantiscano la totale incoscienza dell’animale in fase di macellazione
Questi sono i primi passi da compiere affinché la realtà dell’industria da voi rappresentata incontri progressivamente i valori della società odierna, la cui preoccupazione per il benessere degli animali cresce anno dopo anno in Italia così come in Europa.
Scegliamo l'immagine per 1 nuovo manifesto del Coordinamento LAM
Titolo: Pulcino l'animale più amato al mondo, pollo l'animale più mangiato al mondo. L'unica differenza 50 giorni di vita. SCEGLIETE !!! E comunicate la Vs. scelta qui sotto