Se le pareti dei macelli fossero di vetro, tutti sarebbero vegetariani...

martedì 7 aprile 2015

I pulcini sanno la matematica

I pulcini sanno 'contare' da sinistra a destra, come l'uomo (Fonte: ANSA: QUI , ZANICHELLI qui E QUOTIDIANO.NET: QUI)


Roma, 30 gennaio 2015  - Non c'è da stupirsi se ogni giorno che passa gli animali si svelano a noi sempre più intelligenti e capaci. E i vecchi detti si mostrano sempre più desueti. Così dare della "gallina" a qualcuno non potrà più voler dire che quel qualcuno non è abbastanza sveglio e intelligente. Perché, al contrario, le galline fin da piccole, ossia da quando sono pulcini, manifestano doti matematiche inaspettate. Perché i pulcini sanno "contare", nel senso che ordinano le grandezze da sinistra verso destra, proprio come fa l'uomo. Il risultato, pubblicato su Science e frutto di uno studio italiano, è una prova ulteriore a favore dell'ipotesi che la rappresentazione spaziale delle grandezze matematiche, orientata da sinistra a destra, sia una capacità innata, che si è evoluta milioni di anni fa, ben prima che gli antenati dell'uomo si separassero da quelli degli uccelli.
L'esperimento è stato condotto dal gruppo dell'università di Padova coordinato da Rosa Rugani, in collaborazione con il gruppo dell'università di Trento guidato da Giorgio Vallortigara. «La dimostrazione che i pulcini associno numeri piccoli a sinistra e numeri grandi a destra evoca il famoso fenomeno della linea numerica mentale umana, dove i numeri sono rappresentati in ordine crescente da sinistra a destra», osserva Rosa Rugani, al momento della ricerca assegnista all'Università di Padova e ora in forza al Centro Mente/Cervello (Cimec) dell'Università di Trento.
«Questa ricerca - aggiunge - suggerisce che la predisposizione a mappare in questo modo i numeri nello spazio sia incorporata nell'architettura dei sistemi neurali degli organismi». Dopo avere addestrato pulcini a trovare del cibo dietro ad un pannello raffigurante 5 quadratini posto davanti a loro, i ricercatori hanno osservato la reazione degli animali davanti a due pannelli identici, uno alla sinistra e uno alla destra del pulcino. Entrambi i pannelli raffiguravano uno stesso numero di quadratini diverso da cinque (il numero appreso durante l'addestramento). In un caso, i due pannelli raffiguravano entrambi due quadratini, in un'altra condizione ne raffiguravano otto. Ebbene, nel primo caso, di fronte a due quadratini, i pulcini cercavano il cibo dietro al pannello di sinistra (il 70% delle volte), mentre quando i quadratini erano in numero maggiore di 5 - in questo caso 8 - gli animali si dirigevano verso destra (il 71% delle volte). 

LA RICERCA DEL 2009: (ARCHIVIO SCIENZE ZANICHELLI: QUI )

Di lui si dice che è bagnato, e forse che è ballerino. Da domani, però, dovremmo imparare a dire anche bravo in matematica come un pulcino, almeno stando allo studio di un gruppo di psicologi delle università di Trento e Padova. Secondo i loro risultati, infatti, i pulcini di tre giorni sono capaci di fare i conti, anche se conti molto semplici, come addizioni e sottrazioni di numeri piccoli. Per esempio: sapendo che dietro uno schermo di sono due gruppi di palline gialle (i contenitori della sorpresa degli ovetti di cioccolato) e vedendo aggiungere e togliere palline da una parte o dall’altra, i piccoli pennuti hanno mostrato di sapere benissimo dove andare. Dove, alla fine dei conti, ce ne sono di più.

Lo studio, spiegano i ricercatori, dimostra l’esistenza di un istinto matematico, già riconosciuto in primati, cani e bambini, anche in questi piccoli animali. Ma perché? Le operazioni di base, proseguono, potrebbero essere state selezionate dall’evoluzione perché necessari alla sopravvivenza dell’individuo in un ambiente selvaggio. Ma in che modo non si sa. Probabilmente, si tratta di una facoltà legata all’imprinting: quella forma di apprendimento precocissima, per cui si riconosce come mamma il primo oggetto che si vede appena usciti dall’uovo. Infatti si erano usati i contenitori delle sorpresine, che erano stati mostrati ai pulcini all’inizio della vita per farli diventare, in un certo senso, la loro mamma.
La storia può essere letta sulla BBC: si trova qui anche un buffo video sugli esperimenti che si fanno per studiare la memoria dei pulcini. Sul sito di Radio3 scienza si può ascoltare una lunga intervista all'autrice dello studio.